Sostanze cosmetiche da riconoscere ed evitare
vendita online cosmetici naturali biologici | bio cosmesi | linee cosmetiche professionali naturali

NaturaEqua Sostanze cosmetiche da riconoscere ed evitare Sostanze cosmetiche da riconoscere ed evitare

Sostanze cosmetiche da riconoscere ed evitare

 

Alcune sostanze cosmetiche non sono ammesse nei prodotti naturali e biologici. Vogliamo aiutarti a riconoscerle per uno stile di vita e delle scelte di acquisto più etiche e naturali.

 

I derivati petrolchimici

Sono sostanze provenienti dal petrolio. Non sono dermoaffini e di solito non permettono alla pelle di respirare, causando danni in caso di un uso prolungato. 

Nelle etichette li trovi con questi nomi: paraffinum liquidum o mineral oil, paraffin, cera microcristallina.

 

Le sostanze sintetiche

Sono numerosissime ed è difficile elencarle tutte. Abbiamo elencato per te le principali famiglie. 

Tensioattivi aggressivi e potenzialmente irritanti.

Secondo il Journal of the American College of Toxicology sono potenziali portatori di danni permanenti agli occhi e possono creare danni al nostro sistema immunitario. Sono diffusi nei prodotti detergenti come i bagnoschiuma, gli shampoo, i dentifrici ma anche i lava pavimenti e gli sgrassatori dei motori.
Nelle etichette li trovi con questi nomi: Sodium lauryl sulfate (SLS) e Sodium laureth sulfate (SLES). 

Le sostanze che contengono etossilato.

L’etossilato è un elemento in parte petrolifero e potenzialmente irritante.
Nelle etichette le puoi riconoscere grazie al suffiso “eth” alla fine del nome di un ingrediente, come per esempio ceteareth-12

Le sostanze che terminano con “amine” o suffissi simili.

Sono pericolose perché potrebbero rilasciare alcune sostanze cancerogene.
Un esempio è il nitro-p-phenylenediamine (un colorante per capelli). 

Sostanze con 3 o 4 lettere in maiuscolo.

Le puoi trovare nelle etichette con nomi simili a DEA, MEA, MIPA, EDTA, etc. 

Le sostanze emulsionanti di sintesi.

Queste sostanze possono essere utilizzate per diversi motivi: inserite nei detergenti e nello shampoo permettono di ottenere emulsioni viscose; aggiunte nelle creme consentono di ottenere emulsioni emollienti e umettanti.
Questo effetto è però solo apparente, perché queste sostanze non idratano davvero la pelle, anzi, potrebbero danneggiarla.
Nelle etichette trovi tutti questi emulsionanti con i nomi Polyethyleneglycole (PEG) e Polypropyleneglycole (PPG). Se hai una pelle sensibile evita le sostanze PEG6, PEG20 e PEG75. 

Solventi e diluenti nelle emulsioni.

Facilitano la fluidità e la tenuta delle emulsioni, evitando la separazione dei componenti. Hanno un alto grado di penetrazione nella pelle, per questo vengono anche usati come veicolo di trasporto dei principi attivi. L’uso continuo causa sensibilizzazione ed aumenta la permeabilità della pelle.
Nelle etichette trovi queste sostanze con i nomi Propylene glycol, Butylene glycol e Polypropylene glycol. 

Sostanze che contengono il suffisso “-trimonium”.

Questo componente è tossico per l’ambiente.
Un esempio è cetrimonium chloride. 

Polimeri sintetici.

Di solito vengono utilizzati per dare consistenza ai prodotti.
Nelle etichette queste sostanze hanno i prefissi –acryl o –polimer, per esempio acrylates copolymer. 

Solventi denaturati.

L’Isopropyl alcohol è un solvente denaturato che viene utilizzato come antigelo.

 

I siliconi

Negli ultimi anni i siliconi sono stati utilizzati in tantissimi prodotti cosmetici

Cosa sono i siliconi?

I siliconi sono dei polimeri inorganici sintetici con una base di silicio e sono disponibili in diverse forme: liquidi, emulsioni, composti, lubrificanti, resine, elastomeri e plastiche.
Queste sostanze possiedono varie proprietà: sono idrorepellenti, antistatici, resistenti alle alte temperature e all’invecchiamento, oltre ad essere chimicamente inerti.

Questa loro versatilità li rende utilizzabili in diversi settori, tanto che sono contenuti in prodotti come giocattoli, isolanti, protesi, sigillature e così via. 

L’industria cosmetica li sfrutta per la loro capacità di aumentare le performances delle formulazioni cosmetiche. I siliconi infatti rendono la pelle più setosa, facilitano l’assorbimento delle creme e aumentano l’efficacia dei filtri solari sia chimici sia fisici.
Grazie a queste proprietà queste sostanze vengono utilizzate per creare creme solari resistenti all’acqua, creme viso e corpo vellutanti, prodotti per capelli che lucidano senza appesantire e fondotinta che si spalmano in maniera uniforme.

Quanti tipi di siliconi esistono?

Esistono moltissimi tipi di siliconi cosmetici, ma possiamo suddividerli in queste tre semplici categorie: 

  • quelli che evaporano in poco tempo e ungono poco, riconoscibili con i nomi cyclomethicone, cyclopentasiloxane e cyclohexasiloxan;
  • quelli mediamente unti che non evaporano, come il dimethicone e i suoi composti;
  • quelli molto unti e pesanti come il dimethicone copolyol.

Perché dovresti evitarli?

I siliconi vengono usati al posto degli emollienti vegetali in molte creme, il problema è che queste sostanze non penetrano e non vengono complessate dalla pelle. Questo significa che il loro effetto nutriente è solo fittizio. 

Spesso vengono utilizzati per mascherare formulazioni scadenti e povere di principi attivi perché danno un appagamento immediato, anche se irreale.

Utilizzati sui capelli danno buoni risultati estetici alle prime applicazioni, in seguito però la chioma si appesantisce per via del deposito di queste sostanze che non riescono ad essere lavate via.

Infine, i siliconi non sono assolutamente biodegradabili.

In sintesi, fino a una concentrazione del 2% i siliconi possono essere tollerati.
In percentuali troppo elevate invece possono produrre una situazione di ingannevole soddisfazione cosmetica.

Nelle etichette trovi queste sostanze con i nomi:

  • dimethicone;
  • cyclomethicone;
  • amodimethicone;
  • altri terminanti in -one;
  • Cyclopentasiloxane;
  • altri terminanti –siloxane;
  • terminanti in –silanol.

 

I conservanti

Di seguito trovi le principali tipologie di conservanti. 

Aldeide formica.

Cancerogena. È da anni normato il suo uso, ma frequentemente utilizzata: In etichetta: formaldehyde.

Quaternium-15

è nocivo perché rilascia formaldeide, è tossico e dà luogo a fenomeni di sensibilizzazione.

Isotiazolinoni

molto utilizzato e ora sotto accusa per potenziali irritazioni. In etichettatura: methylisotiazolinone, methylchloroisotiazolinone.

Imidazolidinyl urea e DMDM hydantoin

possono rilasciare formaldeide (cancerogena).

Triclosan

un usatissimo antibatterico, soprattutto su saponi liquidi, ma è anche un pesticida. Gli è stato assegnato un alto indice di rischio per la salute umana e ambientale. Sospetto cancerogeno.

I Parabeni

I parabeni vengono utilizzati da più di 80 anni come conservanti e come inibitori batterici sia nei prodotti cosmetici che in quelli alimentari. 

Perchè evitare i parabeni?
Si pensa che i parabeni, se utilizzati nei prodotti alimentari, possano provocare irritazioni gastriche con relativi disturbi digestivi, problemi di crescita, insonnia, asma, irritazione oculare, orticaria, iperattività e reazioni allergiche in persone sensibili all’aspirina.

Sconsigliamo quindi il consumo frequente di alimenti contenenti parabeni, soprattutto da parte dei bambini. 

Per quanto riguarda il settore della cosmetica invece il dottor Philip Harvey, tossicologo e redattore-capo del Journal of Applied Toxicology, sostiene che una regolare applicazione quotidiana sul petto e intorno al seno di una crema per il corpo contenente parabeni porterebbe a un assorbimento di parabeni equivalente a una quantità significativa di estradiolo - un estrogeno naturale del corpo umano - confrontata con le naturali concentrazioni di estradiolo nei tessuti del seno umano .

Un altro grosso problema dei parabeni è il loro accumulo: la loro presenza in molti prodotti potrebbe portare ad una progressiva intossicazione e intolleranza.
 

Come riconoscere i parabeni?

Nelle etichette dei cosmetici i parabeni hanno i seguenti suffissi: ethyl-, propyl-, butyl-, methyl- (paraben). 

Negli alimenti invece utilizzano i nomi E214, E215, E216, E217, E218 ed E219.

 

Ingredienti ricavati da animali morti

Questi ingredienti vengono utilizzati spesso nella cosmesi tradizionale, mentre i prodotti cosmetici bio e naturali non ne fanno uso. 

Alcuni di questi ingredienti sono:

  • il Sodium tollowate, ricavato da grasso animale e tipico dei saponi;
  • lo squalene, ricavato dal fegato degli squali; 
  • il colorante C.I. 75470, ricavato dalla cocciniglia;

 

Antiossidanti

L’antiossidante più utilizzato nei prodotti cosmetici è il Butilidrossianisolo, conosciuto con la sigla BHA. Questa sostanza è stata riconosciuta dalla Commissione Europea come cancerogena. Per questo motivo la Food and Drug Administration – l’agenzia governativa degli Stati Uniti - stabilisce un limite massimo consentito nell’utilizzo di questa sostanza.

Un altro antiossidante molto utilizzato è il BHT. Anche questo può causare allergie.
 

Iscriviti alla newsletter

Riceverai periodicamente informazioni da Naturaequa e potrai conoscere tutte le nostre iniziative, eventi e informazioni